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La morte di don Giovanni Fornasini in

 

Marzabotto e Dintorni – D. Zanini – ed Ponte Nuovo – 1996

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Veniamo ora alla domanda più spontanea: chi ha ucciso d. Fornasini?

La versione più diffusa risponde: i tedeschi, che possono essere il capitano comandante, per la vicenda della festa e delle due suoi soldati o altri militari, compresi i russi arruolati fra i tedeschi. Infatti il segretario comunale di Marzabotto, Agostino Grava. «Secondo voci correnti ad uccidere don Fornasini sarebbe stato un soldato non tedesco» (Avvenire d’Italia – 26/9/1951), cioè un russo. Si può ricordare che lo stesso d. Fornasini, due giorni prima di scomparire aveva seppellito Masotti che era stato ucciso a pugnalate da due russi.

A questa versione si oppongono varie perplessità. D. Fornasini aveva deciso di andare a S. Martino prima di un eventuale accordo con il capitano. Questi in tre ore (9-12) avrebbe compiuto il cammino Sperticano

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S. Martino e ritorno, con l'intermezzo dell'uccisione del prete; ho percorso più volte quel sentiero e assicuro che in tre ore non si fa. Il comandante tedesco avrebbe invitato il parroco lontano da casa per farsi vedere a ucciderlo; e poi sarebbe stato lui a raccontarlo, se voleva agire di nascosto? Di chi aveva paura? E perché andare fin lassù ad ucciderlo quando poteva farlo tanto più vicino? Quanto alla storia delle ragazze, d. Serra diceva: «Per me è una fola che mi fa scappare ridere». E poi, nel promemoria già citato, alla data del 2.2.1972 egli scrive: «Ho saputo che la polizia giudiziaria conosce una versione diversa dalla solita circa la morte di don Giovanni e precisamente questa: i giorni prima o il 12.10.1944 si sarebbero presentati alcuni travestiti da tedeschi, avrebbero invitato il sacerdote sul monte e poi l’avrebbero soppresso. Gli inquirenti pensano che tale comportamento

non era nel costume dei tedeschi, perché, essendo padroni del fronte se avessero voluto eliminare don Giovanni non avevano bisogno di chiamarlo sul monte, ma potevano toglierlo di mezzo senza nessuna paura di compromettersi anche in piazza a Sperticano».

C'è dunque chi pensa che d. Giovanni sia stato ucciso dai partigiani;

tali infatti, sarebbero stati, secondo alcuni, quei tre travestiti da tedeschi che una notte chiamarono il prete alla finestra e confidenzialment­e gli dissero: «È ora che anche tu venga sui monti con noi». Proprio per accertare l'attendibilità di questa versione che chiamava in causa la responsabilità dei partigiani, fu predisposta anche per la salma di d. Fornasini l'indagine necroscopica che la commissione del tribunale aveva già fatto effettuare sui resti di Alberto Menini, di Gastone Rossi e di Mario Musolesi «Lupo», i tre partigiani sospettati di essere stati uccisi dai partigiani. Purtroppo d. Serra non approvò e non favorì quella indagine, che pure era stata autorizzata dall'arcivescovo di Bologna card. Poma. Quando, il giorno 1.2.1972, la commissione d'inchie­sta, presieduta dal dr. Passarelli che me ne ha parlato più volte, si presentò a Marzabotto per procedere all'esame dei resti di d. Fornasini, furono rilevate o sollevate varie difficoltà per cui l'operazione fu rinviata e poi definitivamente sospesa. Peccato! Ne sarebbe uscita la verità sulla causa della morte del parroco di Sperticano, verità che ancora non si conosce, ne si sa se mai si potrà conoscere.

Personalmente ritengo che la causa di quella morte debba attribuirsi all’esplosione di una granata alleata. È l'ipotesi più probabile.

 

 

   
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