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Ogni anno, da aprile a ottobre l’AAB propone un calendario di Visite Pubbliche (tempo atmosferico permettendo) che prevedono una breve conferenza introduttiva alle ore 21:30 e una sessione osservativa con il telescopio sociale (Newton da 40cm.)
Cà Antinori Telescopio aperto al pubblico della AAB
A Medelana, a Casa Antinori (nella strada delle Versellane verso Monte Pastore - sotto il comune di MSP) c’è l’osservatorio astronomico “FELSINA” della AAB, inaugurato il 19 Giugno 1999. Esso è composto da due strutture separate: una Specola ed una Biblioteca.
Ogni anno, da marzo a ottobre l’AAB propone un calendario di Visite Pubbliche (tempo atmosferico permettendo) che prevedono una breve conferenza introduttiva alle ore 21:30 e una sessione osservativa con il telescopio sociale (Newton da 40cm.) E' richiesto un contributo spese di Euro 5 ad ogni visitatore adulto..
Qui sotto le date previste:..
Calendario 2012
Venerdi 24 Marzo - ore 20:30
Serata Pubblica
Osservatorio
Venerdi 13 Aprile - ore 21:30
Serata Pubblica - Ammassi Aperti: M35
Osservatorio
Venerdi 27 Aprile - ore 21:30
Serata Pubblica - M51: Quando lo galassie si scontrano
Osservatorio
Venerdi 11 Maggio - ore 21:30
Serata Pubblica - Osserviamo Saturno
Osservatorio
Venerdi 25 Maggio - ore 21:30
Serata Pubblica - Uno sguardo nel tempo: Le galassie del Leone
Osservatorio
Mercoledi 16 Giugno - ore 21:30
Star Party “FABIO MUZZI“
Osservatorio
Venerdi 22 Giugno - ore 21:30
Serata Pubblica - La Luna e il Presepe in congiunzione
Osservatorio
Venerdi 29 Giugno - ore 21:30
Serata Pubblica - Il Triangolo Estivo e le Stelle doppie
Osservatorio
Venerdi 20 Luglio - ore 21:30
Serata Pubblica - Il cuore della nostra galassia: il Sagittario
Osservatorio
Venerdi 27 Luglio - ore 21:30
Serata Pubblica - Gli ammassi Globulari: M13 in Ercole
Osservatorio
Venerdi 10 Agosto - ore 21:30
Serata Pubblica - Perseidi
Osservatorio
Venerdi 24 Agosto - ore 21:30
Serata Pubblica - Nettuno in opposizione
Osservatorio
Venerdi 7 Settembre - ore 21:30
Serata Pubblica - La nostra galassia gemella: M31
Osservatorio
Venerdi 21 Settembre - ore 21:30
Serata Pubblica - Equinozio
Osservatorio
Sono previste anche visite aperte alle sole scolaresche, ma l'effettuazione di tali visite prevede oltre la prenotazione un'accordo preventivo.
L'Osservatorio è gestito in collaborazione con il Gruppo Astrofili del DopoLavoro Ferroviario di Bologna. Ogni informazione è disponibile nel sito http://www.associazioneastrofilibolognesi.it
L'ampio interesse che l'astronomia e l'astrofisica raccoglie fra il grande pubblico ha fatto nascere diversi anni fa, nella provincia di Bologna, un lavoro coordinato fra le diverse strutture o istituzioni del territorio che svolgono attivita' didattico - divulgative di carattere scientifico e naturalistico.
Ogni anno, d'aprile a ottobre, viene proposto un calendario di Visite Pubbliche ai Telescopi, Radiotelescopi e Planetari presenti nel territorio della Provincia di Bologna. A questa iniziativa conosciuta ormai col nome "Col Favore del Buio" partecipano regolarmente l'Osservatorio Astronomico di Bologna, l'Istituto di Radioastronomia del C.N.R. di Bologna, il Dipartimento di Astronomia dell'Universita' di Bologna, l'Aula didattica planetario del Comune di Bologna, l'Osservatorio Astronomico e Planetario comunale di San Giovanni in Persicetto.
L'Associazione Astrofili Bolognesi partecipa di questa iniziativa contribuendo nell'organizzazione e nella stesura del programma, mettendo a disposizione un Calendario di Visite Pubbliche all'Osservatorio Astronomico Felsina, sito nel territorio del Comune di Monte San Pietro.
Le visite pubbliche prevedono una breve conferenza introduttiva alle ore 21:30 e una sessione osservativa con il telescopio sociale (Newton da 40cm.)
E' richiesto un contributo spese di Euro 5 ad ogni visitatore adulto..
Sono previste anche visite aperte alle sole scolaresche, ma l'effettuazione di tali visite prevede oltre la prenotazione un'accordo preventico, per informazioni.
L'Osservatorio Astronomico "FELSINA" è stato inaugurato il 19 Giugno 1999, esso è composto da due strutture separate: una Specola ed una Biblioteca.
- La Specola Leano Orsi dispone di un telescopio riflettore Marcon di 400 mm di diametro in configurazione Newton/Cassegrain con lunghezza focale di 2000/8000 mm, montatura equatoriale a forcella e sistema di puntamento attivo FS2. Un telescopio guida, rifrattore di 120 mm di diametro e lunghezza focale di 1800 mm dotato di ottiche Zen. Una camera Schmidt di 200/250/500 mm.
- La Biblioteca Franco Marchesini dispone di camera oscura, sala riunioni con materiali bibliografici, video e multimediali per la ricerca e la divulgazione; sono inoltre disponibili per i frequentatori un binocolo da 70 mm di diametro ed un telescopio Schmidt-Cassegrain da 200 mm.
L'Osservatorio è gestito in collaborazione con il Gruppo Astrofili del DopoLavoro Ferroviario di Bologna.
L'Osservatorio è situato in comune di Monte San Pietro, in una posizione che domina il medio appennino bolognese. Verso est è visibile con chiarezza la cupola dell'Osservatorio Astronomico di Loiano, mentre a sud si scorgono le 10 gigantesche eliche del parco eolico di Monte del Galletto e la visuale spazia fino alle cime del Corno alle Scale. L'inquinamento luminoso è molto ridotto grazie alla distanza che ci separa dalla città di Bologna.
Apertura al pubblico da aprile a ottobre secondo il calendario pubblicato, le visite partono dalle ore 21:00.
Due volte al mese (tempo atmosferico permettendo) l'Osservatorio è aperto al pubblico. Alla pagina delle Visite Pubbliche il programma delle aperture. Mentre per i nostri associati la possibilità di accedervi è illimitata, scuole o gruppi possono chiedere di accedervi in momenti diversi che però debbono essere concordati preventivamente con l'Associazione, in modo da non interferire con il programma scientifico in svolgimento.
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Con la classifica “I borghi più felici d’Italia”, il Centro Studi Sintesi di Mestre ha assegnato lo scorso giugno la palma del benessere a Bardolino nella zona del Garda, ma ai primi posti fanno capolino anche Bentivoglio con la sedicesima piazza e Marzabotto alla 26esima.
Qualità della vita, Marzabotto al 26° posto. Sono stati studiati oltre 8 mila Comuni.
Con la classifica “I borghi più felici d’Italia”, il Centro Studi Sintesi di Mestre ha assegnato lo scorso giugno la palma del benessere a Bardolino nella zona del Garda, ma ai primi posti fanno capolino anche Bentivoglio con la sedicesima piazza e Marzabotto alla 26esima.
Per stilare la classifica sono stati studiati oltre 8 mila piccoli paesi sopra ai 3 mila abitanti. Torna alla mente il proverbio “non è il denaro a fare la felicità” se si pensa che la misurazione è stata fatta utilizzando l’indicatore “Bil”, ovvero sul benessere interno lordo, nuovo surrogato del precedente redditometro del Pil. Il benessere viene suddiviso in otto sezioni tematiche attraverso il metodo Stiglitz-Fitoussi, basato su una molteplicità di fonti statistiche. Le otto aree comprendono: condizioni di vita materiali, istruzione e cultura, partecipazione alla vita politica, rapporti sociali, sicurezza, ambiente, attività personali e salute. Il fatto che Malalbergo sia stato inserito in questa classifica ( riportata anche sul Sole 24 ore ) è un riconoscimento al lavoro di tutta la comunità.
BENESSERE NEI COMUNI D’ITALIA
Alcuni dati, informazioni e miei commentiLa ricerca è stata realizzata dal “Centro Studi Sintesi” utilizzando il metodo Stiglitz–Fitoussi, che usa venti indicatori legati alla qualità della vita. Per ciascun indicatore sono stati esclusi gli outlier (ovvero comuni con valori troppo alti o troppo bassi nelle variabili considerate), eliminando in questo modo le realtà territoriali che verosimilmente apparivano "poco sostenibili" sotto il profilo delle tematiche ispiratrici della qualità della vita»."La classifica dei borghi felici" - è stata affrontata in due fasi.
Partendo dagli 8.100 comuni italiani, in una prima fase è stata effettuata una scrematura attraverso una serie di 20 parametri e comunque rispettando il criterio che la popolazione fosse superiore ai 3mila abitanti.
Questa cernita ha portato i ricercatori a selezionare 260 comuni.
A questo punto – ecco la seconda fase – i 260 piccoli comuni sopravvissuti «sono stati analizzati sulla base di 49 indicatori suddivisi in otto aree tematiche: condizioni di vita materiali; istruzione e cultura; partecipazione alla vita politica; rapporti sociali; in/sicurezza; ambiente; attività personali e salute.Pubblico qui sotto alcuni grafici che illustrano dati che riguardano i 260 comuni che sono stati selezionati per la seconda fase.Alcune considerazioni:
-L’Emilia Romagna e la provincia di Bologna sono in buona posizione, ma il nord-est è più avanti.
-Nella provincia di Bologna Marzabotto è al secondo posto, dopo Bentivoglio che si colloca al 16° posto. Bentivoglio ci supera nel benessere materiale, nell’istruzione e cultura, nella partecipazione alla vita politica, e nelle attività personali. Marzabotto però supera Bentivoglio nei rapporti sociali, nella sicurezza percepita, nella qualità dell’ambiente. Marzabotto poi supera Castel Maggiore che viene posizionato al 28° posto, nella Istruzione e cultura, nei rapporti sociali, nella sicurezza, e nell’ambiente. Bardolino, che è primo nella classifica rimane comunque dietro a Marzabotto nella Istruzione e cultura, nella Partecipazione alla vita politica, nei rapporti sociali, e nell’ambiente (vedi tabella seguente).
Confronto dati fra i primi 3 in assoluto, ed i primi 3 della nostra provincia
I primi 7 della graduatoria a confronto con i comuni della provicia di Bologna.
Comuni selezionati nella graduatoria dei 260 per ciascuna provincia
Comuni selezionati nella graduatoria dei 260 per ciascuna regione
Comuni selezionati nella graduatoria dei 260 per categoria di numero di abitanti
Fra i comuni migliori la dimensione (numero di abitanti) più frequente è fra 5.000 e 10.000.
Ho evidenziato con una cornice rossa le categorie che ci interessano più da vicino.
ALCUNE INFORMAZIONI SUL METODO
La misurazione delle performance economiche e del progresso Nel febbraio 2008, il Presidente della Repubblica francese Nicolas Sarkozy, insoddisfatto dallo stato attuale delle informazioni statistiche sull’economia e la società, ha chiesto a Joseph Stiglitz (Columbia University, premio Nobel per l’economia 2001), a Amartya Sen (Harward University, premio Nobel per l’economia 1998) e a Jean-Paul Fitoussi (Institut d’Etudes Politiques de Paris) di organizzare una Commissione per la Misurazione delle Performance Eco¬nomiche e del Progresso Sociale. Questi hanno scelto altri 22 membri, tra economisti e specialisti di scienze sociali di fama mondiale con competenze che spaziano dalla contabilità nazionale all’economia dei cambiamenti clima¬tici. Concluso il proprio lavoro la Commissione ha presentato il 14 settembre 2009, alla Sorbona, il rapporto finale. Il rapporto ha avuto il grande pregio di portare il tema delle misure di benes¬sere alternative al PIL nell’agenda politica internazionale. Qualità della vita
La qualità della vita è un concetto più ampio rispetto alla produzione economi¬ca e al tenore di vita. Esso comprende l’intera gamma di fattori che influenza¬no ciò che ha valore nella vita, andando oltre il suo lato materiale.
Ci sono diversi approcci concettuali alla misurazione della qualità della vita
Il primo approccio, sviluppato in stretta connessione con la ricerca psicolo¬gica, si basa sul concetto di benessere soggettivo. Quest’approccio è stret¬tamente legato alla tradizione utilitaristica, ma ha un’attrattività più ampia a causa della forte presunzione, in numerose correnti della cultura antica e moderna, che permettere alle persone di essere “felici” e “soddisfatte” della propria vita sia un obiettivo universale dell’esistenza umana. Il secondo approccio è radicato nel concetto di capacità. I fondamenti dell’approccio della capacità, che ha forti radici in nozioni filosofiche di giustizia sociale, mettono a fuoco i fini umani e il rispetto della capacità dell’individuo di perseguire e realizzare gli obiet¬tivi che valgono per lui o lei. Il terzo approccio, sviluppato all’interno della tradizione economica, si basa sul concetto di ripartizione equa. L’idea di base, che è comune con l’econo¬mia del benessere, è quella di pesare le diverse dimensioni non monetarie della qualità della vita (al di là dei beni e servizi che vengono scambiati sul mercato) in un modo che rispetti le preferenze della gente. Misure soggettive della qualità della vita
Le misure soggettive suggeriscono che i costi di disoccupazione superano la perdita di reddito subita da coloro che perdono il lavoro, il che riflette l’esisten¬za di effetti non pecuniari tra i disoccupati e di paure e le ansie generate dalla disoccupazione nel resto della società.
A partire dalla ricerca accademica e da una serie di iniziative concrete svilup¬pate in tutto il mondo, la Commissione ha individuato una serie di dimensioni che dovrebbero essere considerate:I. condizioni di vita materiale;
II. salute;
III. istruzione;
IV. attività personali incluso il lavoro;
V. partecipazione alla vita politica e governance;
VI. legami e relazioni sociali;
VII. ambiente (stato attuale e futuro);
VIII. insicurezza, sia economica sia fisica.I) Caratteristiche oggettive che determinano la qualità della vita
Mentre queste caratteristiche oggettive possono anche avere un valore strumentale per il benessere soggettivo, entrambi gli approcci concettuali considerano intrinse¬camente importante per la vita delle persone l’espansione delle opportunità in questi settori. Mentre la questione di quali elementi dovrebbero appartenere a un elenco di caratteristiche ogget¬tive dipende in modo inevitabile da giudizi di valore, in pratica la maggior parte di questi temi sono comuni ai vari paesi e regioni, e vi è un elevato grado di coerenza tra i vari esercizi che si concentrano sulla misurazione del benessere ed i concetti correlati. In generale, le misure di tutte queste caratteristiche og¬gettive evidenziano che le diverse modalità di organizzazione delle società con¬dizionano in maniera diversa la vita delle persone, e che le loro influenze non sono catturate del tutto dalle misure convenzionali delle risorse economiche.II) Salute
La salute è una caratteristica fondamentale poiché influenza sia la lunghezza sia la qualità della vita delle persone. La sua valutazione richiede buone mi¬sure sia per la mortalità sia per la morbilità.
La morbilità è un concetto che considera l’incidenza delle varie patologie sulla popolazione scarse quando ci si sposta dai disturbi fisici a quelli mentali, nonostante sia provato che questi affliggono (almeno nelle forme lievi) una larga fetta di popo¬lazione, la maggior parte della quale non viene curata, e che la loro incidenza è in aumento in alcuni paesi. III) Istruzione
Una lunga tradizione di ricerca economica ha evidenziato l’importanza dell’istru¬zione nel fornire le abilità e le competenze che sono alla base del prodotto economico. E’ chiaro tuttavia che l’istruzione influenza la qualità della vita indipendentemente dai suoi effetti sui redditi e sulla produttività. I più istruiti hanno in genere uno stato di salute migliore, una disoccupazione più bassa, maggiori interazioni sociali e un maggiore impegno nella vita civile e politica. Misurare le dimensioni di questi ampi benefici dell’istruzione è un’importante priorità di ricerca; per ottenere dei progressi in questo campo è necesaria una migliore misurazione delle caratteristiche delle persone in una serie di domini e di indagini che seguano lo stesso individuo nel tempo.IV) Attività personali
Il modo in cui le persone passano il loro tempo e la natura delle loro attività personali influiscono sulla qualità della vita, a prescindere dei redditi generati.
- Il lavoro retribuito influisce in parte sulla qualità della vita, perché fornisce un’identità alle persone e delle possibilità di socializzare con gli altri.
- Il lavoro domestico non retribuito, come lo shopping e la cura dei figli e degli altri membri della famiglia, è importante.
- I tempi impiegati per raggiungere il posto di lavoro sono un altro elemento chiave per la qualità dell’occupazione.
- Da molto tempo la ricerca ha sottolineato l’importanza del tempo libero per la qualità della vita.
- Infine l’importanza dell’alloggio su una serie di risultati sociali.V) Partecipazione politica e governance
La possibilità di partecipare come liberi cittadini, avere voce in capitolo nella definizione delle politiche, dissentire senza paura e levare la voce contro ciò che si ritiene una cosa sbagliata sono delle libertà essenziali. VI) Interazioni sociali
Le interazioni sociali influiscono sulla qualità della vita in svariati modi. Le persone con maggiori interazioni valutano in maniera migliore la propria vita, in quanto molte delle attività più piacevoli riguardano la socializzazione. Le intera¬zioni sociali creano vantaggi anche per la salute delle persone e la probabilità di trovare un lavoro, così come fanno molte caratteristiche del quartiere dove la gente vive. VII) Condizioni ambientali
Le condizioni ambientali in primo luo¬go hanno incidenza diretta ed indiretta sulla salute umana. In secondo luogo, le persone beneficiano di servizi ambientali, come l’accesso all’acqua pulita e alle aree ricreative, e i loro diritti in questo campo sono sempre più riconosciuti. In terzo luogo, le persone danno un valore all’amenità dell’ambiente, e queste valutazioni influiscono sulle loro scelte. Infine, le condizioni ambientali possono portare a cambiamenti climatici e a disastri naturali, come siccità e inondazio¬ni, che danneggiano sia i beni sia la vita delle popolazioni colpite. VIII) Insicurezza personale
L’insicurezza personale include dei fattori esterni che mettono a rischio l’inte¬grità fisica di ogni persona: la criminalità, gli incidenti, le catastrofi naturali e i cambiamenti climatici sono solo alcuni dei fattori più evidenti.
Insicurezza economica
L’incertezza sulle condizioni materiali future riflette l’esistenza di una varietà di rischi, in particolare per la disoccupazione, malattia e vecchiaia.
L’insicurezza lavorativa ha effetti sia immediati sia a lungo termine. Mentre gli indicatori di queste conseguenze sono disponibili, i confronti tra paesi sono difficili e richiedono particolari investimenti. La malattia può provocare insicurezza economica in modo sia diretto che indi¬retto. La vecchiaia non è un rischio di per sé, ma può comunque causare insicurezza economica a causa dell’incertezza sui bisogni e le risorse disponibili dopo l’uscita dal mercato del lavoro. ALTRE FUNZIONI DEL METODO DI VALUTAZIONE
Questioni trasversali
Ci sono altre questioni trasversali che non possono essere affrontate tramite iniziative settoriali. La Commissione ne affronta tre in particolare.Disuguaglianze nella qualità della vita
La prima sfida trasversale per gli indicatori di qualità della vita è di descrivere le disuguaglianze nelle condizioni individuali nei vari aspetti della vita, piuttosto che le condizioni medie in ogni paese.Valutare i collegamenti tra le dimensioni della qualità della vita
La seconda sfida trasversale è quella di valutare meglio il rapporto tra le varie dimensioni della qualità della vita. Aggregare le dimensioni di qualità della vita
La terza sfida trasversale è l’aggregazione parsimoniosa del ricco ventaglio di misure disponibili. La questione dell’aggregazione è sia specifica per ogni ca¬ratteristica della qualità della vita che relativa ad un livello più generale; richie¬de la valutazione e l’aggregazione dei comportamenti nei vari settori della vita, sia per il singolo sia per la società nel suo complesso. Link dai quali si possono avere maggiori e più precisi dettagli
http://www.ftsnet.it/studi/43/Dossier%20Stiglitz.pdf
http://stiglitz-sen-fitoussi.fr/documents/rapport_anglais.pdf
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Ieri era giornata pubblica all’Osservatorio AAB di Medelana (Monte Pastore), ma nel pomeriggio era molto nuvoloso, quindi avevo già rinunciato, ma poi ieri sera alle 9,30 ho guardato il cielo ed ho visto che era limpido, così sono partito quasi subito, con mio figlio Roberto.
osservatorio astronomico 4 set 2010
Ieri era giornata pubblica all’Osservatorio AAB di Medelana (Monte Pastore), ma nel pomeriggio era molto nuvoloso, quindi avevo già rinunciato, ma poi ieri sera alle 9,30 ho guardato il cielo ed ho visto che era limpido, così sono partito quasi subito, con mio figlio Roberto.
Su, all’osservatorio c’erano 10 o 20 persone.
All’arrivo è tutto buio, ci sono tenui luci rosse che illuminano solo ciò che è strettamente necessario: il registro delle presenze, il piedistallo del binocolo che si trova in mezzo al prato e nel quale non devi inciampare …. Cose così.
Le persone sono tipicamente disposte in gruppetti. C’è un gruppo raccolto attorno ad un telescopio relativamente piccolo posizionato in mezzo al prato, con un esperto che racconta e risponde a domande sull’oggeto sul quale è posizionata l’osservazione; un altro gruppo osserva con il binocolo grosso, montato su di un treppiede; un altro ancora è dentro all'edificio dotato di cupola girevole ed osserva con il telescopio più grosso; infine un altro gruppo, più in là nel prato osserva le costellazioni, la disposizione degli oggetti nel cielo, il movimento relativo delle stelle rispetto alla terra, e lo fa utilizzando il laser. Un laser verde che crea una linea magica luminosa fino al cielo.
Gli esperti dell’associazione sono tanti, direi 7, o 8. Sono tutti estremamente gentili e disponibili. Sono astrofili, cioè amanti degli astri, e si percepisce.Siamo arrivati che il cielo senza luna era limpido, l’aria trasparente e si stava osservando Giove, che mostra 4 lune ed una eclisse (cioè una luna che oscura un puntino sulla superfice di Giove. Ho cercato in Intarnet una foto che assomigli a ciò che si vede dall’osservatorio.
Non è proprio uguale, perché in questo periodo Giove non ha tutte le righe scure (un evento che capita ogni 100 anni). Poi in questa foto non c'è la luna "Io" in transito (eclisse) su Giove.
Le lune principali di Giove sono:
Ganimede, dia. 5262 km, scoperto da Galileo nel 1610 è composto di silicati ed acqua ha una dimensione più grande del pianeta Mercurio, dia. 4879 km;
Calisto, dia. 4820 km, è grande circa come Mercurio ed ha un’atmosfera di anidride carbonica;
Io, dia. 3642 km, caratterizzato da attività vulcaniche che forse sono all’origine dell’atmosfera di diossido di zolfo;
Europa, dia. 3121 km, ha una tenue atmosfera di ossigeno, nella superfice si pensa che sotto i ghiacciai ci siano oceani.
Ho messo alcune foto che non rappresentano ciò che abbiamo visto, ma mi piacevano molto. Una foto dei 4 satelliti con dimensioni proporzionali, e l'altra ritrae la superficie di Giove con satelliti in transito. Sono tratte dal sito indicato sotto che non so di chi sia ma ha foto bellissime.
http://www.dailykos.com/story/2009/10/29/797043/-Photo-Tour-of-The-Solar-System-(Part-1)
Dopo l’osservazione di Giove abbiamo osservato una nebulosa planetaria. Cioè una nuvola di polvere luminosa che ha una dimensione piccola se la osserviamo da qui, ma in realtà ha un diametro di 1 anno luce (1 anno luce corrisponde a: 3600 [s/h] *24 [h/gg] *365 [gg/a] *300.000 [km/s] =9.460.800.000.000 km.
Quando la ragazza che assisteva i visitatori vicino al grosso binocolo mi ha spiegato che le nebulose planetarie sono i resti di un pianeta esploso ho subito avanzato l’ipotesi che si sia trattato di una guerra nucleare.Dopo abbiamo osservato ammassi di stelle: ci sono ammassi aperti che includono centinaia di stelle, ammasso chiusi, che invece includono 100.000 stelle, e ammassi di stelle che si stanno formando.
Gli ammassi sono gruppi di stelle abbastanza vicine e numerose da creare un campo gravitazionale che ha un suo centro.Poi, per mostrarci che in realtà quando si parla di stelle blu, e di stelle gialle o rosse si parla di cose reali qualcuno ha puntato su Albireo.Si tratta di una stella binaria, cioè di una coppia che orbita l’una attorno all’altra, e sono di colore diverso. La vicinanza delle due stelle di colore diverso consente di apprezzarlo meglio. Le stelle hanno colori che dipendono dall’energia o calore della loro superfice.
Poi abbiamo osservato Andromeda, la nostra galassia sorella gemella. E’ una galassia simile alla nostra e molto molto vicina a noi (solo 2,5 milioni di anni luce).
“Questa galassia si sta avvicinando a noi alla velocità di 1.000.000 km/h ed un giorno nel futuro ci sarà un incontro”, ha spiegato l’astrofilo …. “chissà che casino” ho detto.
“Tranquilli, non succederà proprio nulla, perché le distanze astronomiche faranno si che le due galassie si incontrino, si compenetrino e passino una dentro all’altra senza che nulla accada”.
Andromeda è così grande che nonostante la distanza si può vedere ad occhio nudo in serate molto particolari (lontano dall’inquinamento luminoso). Ieri sera si poteva appena intravedere con la visione distolta, cioè guardando un po’ più in là in modo da osservare l’oggetto con la parte periferica della retina che è più sensibile.Altra osservazione particolare di ieri sera è stata la ISS (stazione spaziale internazionale. Alle 10,30 circa è passata non altissima sull’orizzonte in direzione ovest. E’ un puntino molto luminoso, come un pianeta o una delle stelle più luminose del cielo, e si muove velocemente.
Non ho trovato foto che somiglino a questa osservazione, anche perché è difficilissimo fotografare la ISS a causa del particolare inseguimento che servirebbe, ma ho trovato una foto che mostra la stazione in un passaggio vicino al sole. Si vede la stazione spaziale e lo Shuttle in fase di avvicinamento. In questo caso non serve una lunga esposizione perché è in contrasto con la luce più che abbondante del sole.
Per chi fosse interessato a vedere un passaggio eccezionale si prepari per il 10 settembre alle 8,30 di sera in direzione ovest (sperando nel cielo sereno). L’ISS si alzerà da ovest e salirà sulle nostre teste con una magnitudo (luminosità) eccezionale.Eravamo andati all'osservatorio anche nella serata aperta del 20 Agosto, come avevo annunciato, ma quel giorno c’erano temporali, quindi siamo andati solo quando abbiamo visto il cielo aprirsi. Arrivati là avevamo trovato solo una zona limitata del cielo che non era coperto, e così quella sera osservammo Giove e la luna.
La luna col telescopio da 40 cm è bellissima, ed anche di quella vista riporto una foto che rende l’idea di quello che si vede.
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Nevicata record del 2012 in Emilia Romagna
BOLOGNA BATTUTA LA NEVICATA DEL 1956 E DEL 1985, MA NON QUELLA DEL 1929
Ha iniziato la notte del 31 gennaio, ed ha nevicato fino al mattino del 13 febbraio. Non sempre sempre, ma quasi.
Io ricordo la nevicata del 1985. Molti salirono sui tetti per alleggerirli dalla neve. Non saprei dire se qui a Marzabotto ci fu più neve allora oppure in questo febbraio 2012.
L’ARPA ha misurato che a Bologna è caduta 94 cm di neve nel 2012. Di più rispetto al 1985, ma anche più del 1956. Solo nel 1929 venne più neve a Bologna città.
Dati ARPA Emilia Romagna
In città infatti son caduti dall'inizio di questo mese circa 94cm, che superano di fatto i 75cm del 14-17 Gennaio 1985, così come i 63cm del 10-14 Febbraio 1956. Tuttavia nel Febbraio 1929, più precisamente dal giorno 11 al 16, caddero in città fino a 128cm! (fonte dati: arpa.emr.it)
A Monte Sole, un frate che ho incontrato, ha misurato che in totale ne sia venuta 170 cm, ma non so come li abbia misurati. A Medelana invece, misurata in modo accurato ogni mattino, ne è caduta 260 cm fra l’ultimo giorno di Gennaio e il lunedi 13.
Per evitare variazioni a causa della compressione e della densità la misura della neve va fatta ogni mattina su di un tratto pulito. Normalmente la densità della neve è di 0,10 kg/litro. In questo 2012 la densità è sempre stata sotto al valore normale, attestandosi sui 0,07 – 0,08 kg/litro, ma in qualche caso è stata ancora più leggera.
Il diverso modo di misurare può dare risultati molto diversi. Per esempio se si misurava la quantità totale il lunedi 13 a Medelana, cioè partendo da terra fino al punto massimo in una zono mai toccata prima, si sarebbe misurato 170 cm. La causa di tale differenza è la compressione degli strati inferiori più che lo scioglimento. Scioglimento che fino a quel giorno è stato minimo a causa delle temperature molto basse.
Conoscendone la densità la neve potrebbe anche essere misurata in mm di pioggia equivalenti. Se la densità è di 0,10 kg/litro è facile calcolare che 260 cm di neve caduta a Medelana corrisponderebbe a 260 mm di pioggia.
A Marzabotto centro non lo so, ma di certo in totale ne è venuto più di un metro.
In questa figura (ingrandirla cliccando sopra) è indicata la distribuzione qualitativa del manto nevoso di lunedì 13 febbraio, ricavata da immagini Modis (nota: alcune città della Romagna non sono visibili per la presenza di nubi) più i totali puntuali del manto nevoso stimati dai collaboratori di Arpa-SIMC durante le nevicate che hanno interessato l´Emilia Romagna dal primo al 12 febbraio 2012. |
RECORD DI NEVE IN ROMAGNA
In Romagna negli ultimi 112 anni non era venuta così tanta neve. Non c'è nemmeno quasi paragone con il Febbraio del 1929, che a Forlì fece accumulare fino a 90cm totali di neve mentre ora se ne sono registrati quasi 160cm, con punte di 200cm a Cesena!
L'Arpa dell'Emilia-Romagna ha diffuso un interessante raffronto sulle nevicate storiche a Bologna, sia per quanto riguarda le precipitazioni di 24 ore che su tre giorni. Riguardo la singola giornata, il record spetta alla nevicata di questi giorni: l'1 febbraio, infatti, sono caduti al suolo 45 cm di neve; furono 42 cm il 29 febbraio 2004; 39 cm. il 26 novembre 1977; 31 cm. il 2 marzo 1986; 28 cm il 10 marzo 2010; sempre 28 cm. l'11 dicembre 1967; 26 cm. il 19 dicembre 2009.
Le nevicate storiche della città di Bologna
Neve caduta in 24 ore
giorno accumulo al suolo (cm)
1 febbraio 2012 45
29 febbraio 2004 42
26 novembre 1977 39
2 marzo 1986 31
10 marzo 2010 28
11 dicembre 1967 28
19 dicembre 2009 26
Neve caduta per più giorni consecutivi
giorni accumuli al suolo (cm)
14-17 gennaio 1985 75
11-15 gennaio 1987 69
10-14 febbraio 1956 63
14-17 dicembre 1963 50
Sul resto dell'Emilia Romagna le nevicate sono state più modeste, come si vede dall’immagine nella figura suyccessiva.
Da inizio peggioramento (31 Gennaio – 1° Febbraio) fino alla scorsa Domenica (12 Febbraio) sono caduti in totale circa 30-40cm tra Piacenza e Parma; i valori procedendo verso Est lungo la via Emilia aumentano vertiginosamente (Ferrara infatti solo 20cm), con 60cm totali a Reggio Emilia e quasi 80cm a Modena, fino a sfiorare il metro a Bologna e Ravenna. Il dato più estremo è quello che si è registrato a Novafeltria, in provincia di Rimini, che ha fatto registrare ben 293cm totali, di cui 132cm caduti soltanto tra 10 e 12 Febbraio. Dati molto simili a quelli di Medelana.
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